Ormoni prodotti durante l'attività fisica: quali sono gli effetti?
Scopriamo quali sono gli ormoni che vengono prodotti durante la pratica sportiva e quali sono gli effetti sul nostro organismo
L’attività fisica provoca una serie di reazioni chimiche e di adattamenti nell’organismo. Appena ci muoviamo vengono prodotti e rilasciati in circolo ormoni. Questi fungono da neurotrasmettitori, cioè inviano segnali al corpo che provocano diversi effetti e regolano varie funzioni.
ORMONI PRODOTTI DURANTE L’ATTIVITÀ SPORTIVA
Il cortisolo, definito “ormone dello stress”, è il primo ormone prodotto durante lo sforzo fisico. Ha la funzione di fornire energia sotto forma di glucosio rapidamente disponibile. E’ prodotto durante l’attività sportiva al fine di regolare l’azione dell’insulina, permettendo di modulare l’assorbimento degli zuccheri a livello intracellulare. Questo meccanismo consente di consumare il glucosio lentamente e mantenere i livelli di glicemia il più costanti possibile, evitando così cali energetici con conseguente sensazione di affaticamento e debolezza muscolare.
La produzione di cortisolo diminuisce progressivamente all’aumentare del livello di allenamento, poiché l’organismo sviluppa capacità di adattamento allo sforzo muscolare, riuscendo a sfruttare il glucosio come energetico in maniera più efficiente e a subire un minor grado di stress.
Questi due ormoni sono prodotti dal pancreas e hanno effetti opposti. L’insulina ha il compito di far diminuire il livello di glucosio nel sangue trasportandolo alle cellule dove è utilizzato come fonte di energia, o al fegato che lo trattiene sotto forma di glicogeno e se in eccesso lo trasforma in trigliceridi (grassi). Il glucagone incrementa il livello di glucosio circolante attraverso la neoglucogenesi, prima scindendo il glicogeno depositato nel fegato in glucosio e poi sintetizzando nuovo glucosio a partire dagli aminoacidi delle proteine muscolari.
Durante l’attività fisica il glucagone aumenta e l’insulina diminuisce: questo avviene perché durante uno sforzo intenso la captazione del glucosio nelle cellule risulta aumentata e quindi basta una piccola quantità di insulina per permettere un suo maggior utilizzo muscolare. Quando si pratica sport i carboidrati devono essere adeguatamente forniti per evitare di incorrere nello stato di
ipoglicemia (carenza di glucosio), condizione a seguito della quale viene prodotto glucagone, il quale promuove la liberazione dell’energia necessaria per sostenere lo sforzo fisico, mobilitando il glicogeno muscolare e degradando le proteine derivanti dal tessuto muscolare.
Gli ormoni adrenalina e noradrenalina vengono rilasciati in caso di sforzi fisici o psichici per permettere all’organismo di adattarsi all’attività svolta. In particolare l’adrenalina viene rilasciata durante sforzi intensi e rapidi, permette di liberare immediatamente glucosio nel circolo sanguigno e quindi fornire energia immediata. La noradrenalina viene rilasciata durante sport ad alta intensità e lunga durata. In generale le catecolamine consentono al corpo di sintetizzare glucosio, aumentare la frequenza del battito cardiaco e la pressione sanguigna, permettono all’organismo “di superare” i momenti di maggior difficoltà durante l’attività sportiva.
- Ormone della crescita (GH)
Per adattarsi allo sforzo fisico l’organismo, in particolare l’ipofisi, stimola la produzione dell’
ormone della crescita. Il rilascio di GH è proporzionale al volume di allenamento e alla massa muscolare del soggetto, svolge un’azione anabolizzante. Infatti mediante la sua azione l’organismo è stimolato a impiegare le riserve lipidiche come substrati energetici, salvaguardando le riserve di glicogeno.
L’attività sportiva, in particolare quella di forza, stimola la produzioni di ormoni androgeni, famiglia di ormoni il cui principale è il testosterone. L’aumento della loro sintesi incrementa il volume del massimo consumo di ossigeno (VO2max) e stimolano la crescita muscolare.
La dopamina è un ormone prodotto durante lo sforzo fisico che aumenta il livello di attenzione e di concentrazione diminuendo anche il senso di fatica. Il cervello lo produce appena iniziata l'attività fisica ed è il principale responsabile della sensazione di benessere che si prova praticando sport e che spinge al massimo delle proprie prestazioni
ORMONI PRODOTTI POST ALLENAMENTO
- Ormone della crescita (GH)
L’ormone della crescita oltre che durante l’attività sportiva è prodotto naturalmente dall’organismo durante le ore notturne. E’ un ormone molto importante sia in fase di crescita dove permette lo sviluppo che in età adulta dove è responsabile della riparazione e rinnovamento di organi e tessuti. Il suo picco di produzione avviene tra le 22.00 e le 02.00, durante il sonno e nello sportivo ha la funzione di stimolare la sintesi di nuove fibre muscolari e la riparazione dei tessuti danneggiati.
L’attività fisica comporta la secrezione di alcuni fattori che portano al rilascio di vari ormoni, tra cui le beta-endorfine. La loro sintesi è stimolata in risposta all’esercizio fisico e può aumentare di 500% rispetto alla produzione negli individui sedentari. Questi ormoni sono responsabili delle sensazioni piacevoli di gratificazione di felicità e la sensazione di riduzione dello stress che insorge dopo l'attività fisica. Inoltre innalzando la soglia del dolore, migliorano la coordinazione dei movimenti e la reclutazione delle fibre muscolari durante lo sforzo fisico. Sono particolarmente prodotte negli sport di resistenza ad alta intensità come lo spinning in cui è stato osservato che anche dopo un’ora massacrante “si ha la voglia di tornare a faticare” e a riallenarsi.
L’adenoipofisi è coinvolta nella secrezione del TSH (ormone tiroide-stimolante) che induce la tiroide a produrre i suoi due ormoni il T3 e il T4. La principale azione svolta dagli ormoni tiroidei consiste in un aumento dei processi metabolici. E’ stato osservato che l’attività fisica continua e protratta nel tempo stimola la tiroide ad aumentare la sintesi di T3 e T4, senza però creare gli effetti avversi che sono presenti in caso di ipertiroidismo.
A fine allenamento diminuiscono i livelli di dopamina mentre aumentano quelli di serotonina. Questo ormone permette di regolare il ciclo sonno-veglia e la temperatura corporea, agisce sul controllo dell’appetito e soprattutto viene conosciuto come “ormone della felicità” perché procura un senso di benessere generalizzato.
SPORT E PRODUZIONE ORMONALE
- Sport anaerobici ad alta intensità: allenamenti come pesistica stimolano in primo luogo la produzione di testosterone (soprattutto con lunghe pause tra le serie 120”) e GH (soprattutto con brevi pause 45-60”). Inoltre si nota un incremento della secrezione di adrenalina e dopamina nei primi minuti e di endorfine se lo sforzo fisico si protrae per tempi superiori ai 90’. Infine per sessioni di allenamento molto lunghe e intense si osserva un aumento del cortisolo circolante, ormone che induce il catabolismo muscolare e quindi controproducente per chi vuole aumentare la massa muscolare.
- Sport aerobici di lunga durata: nei corridori, in particolare in quelli di endurance, si ha il cosiddetto “runner’s high”. E’una sensazione di euforia che si presenta dopo uno sforzo di lunga durata a moderata intensità che fornisce l'impressione di poter correre quasi illimitatamente. Questo effetto è principalmente legato alla produzione di endorfine ma sono coinvolti anche gli ormoni della felicità, come dopamina e serotonina, che diminuiscono la percezione del dolore e gli endocannabinoidi che hanno un effetto psicoattivo provocando una sensazione di benessere e euforia.
CONCLUSIONE
Lo sport ha un grande impatto sulla modulazione ormonale e quindi su tutti i meccanismi che regolano l’organismo. Fare attività fisica in modo adeguato e nelle condizioni migliori, cioè col corretto livello di energia e nutrienti, permette di ottenere risultati ottimali a livello psicofisico.
Infatti ormai si parla anche in maniera specifica di
Workout ormonale, cioè impostare l’allenamento in modo da equilibrare la produzione ormonale e far sì che la sua efficacia sia massima.